In questi giorni il mio blog ha compiuto due anni di vita. Sono stati mesi ricchi davvero di grandi soddisfazioni personali e sto perseguendo il mio obiettivo di raccontarVi di cibo, magari con delle semplici ricette, con racconti di piccoli miracoli di provincia, oppure con recensioni di osterie, bistrot e ristoranti che mi hanno colpito. Non è semplice scrivere del mio compleanno, non voglio dirvi a cosa sto pensando, ma ci saranno delle belle novità. Non è facile gestire un blog all’alba del 2020. Cè gente giovanissima, ci sono blogger professionisti di tutto rispetto che devi ascoltare, guardare e leggere per continuare ad imparare, a crescere. E’ innegabile che l’incontro con personaggi del calibro di Sonia Peronaci e di Alex Li Calzi, oppure dell’Associazione Italiana Foodblogger mi ha portato fortuna e visibilità. Non finirò mai di ringraziarli, non smetterò di dire grazie alle mie figlie che mi spronano e mi chiedono la ricetta di ogni piatto che preparo a loro quotidianamente. Sono entrato in un mondo che apparentemente ha poco di reale, ma che, in realtà, è davvero molto interessante. Fondamentali sono i contatti che ti crei, gli amici che incontri e le proposte che riesci a condividere. Ho provato a spiegarvi i miei gusti, il viaggio intorno al cibo con la rubrica “ne vale sempre la pena” e che sto vivendo io in prima persona.
Ecco, è per questo che, anche, grazie all’amico Vito, fotografo per passione, mi son voluto regale uno shooting, che ha poco del foodblogger, per come lo intendo io, ma ha molto del fashion, ma tant’è che mi son divertito molto a fare il modello per un giorno. Volevo scrivervi solo queste poche parole per dirvi che non finisce qui, che andrò avanti a spiegarVi la mia curiosità a tutti sensi, perché, come canta Springsteen che riesce a penetrare il lato oscuro dell’american dream in particolare con la canzone “Racing in the street”:
Alcuni uomini rinunciano semplicemente a vivere e iniziano a morire lentamente, un poco alla volta. Altri rientrano a casa dal lavoro e si danno una lavata e poi vanno a gareggiare in strada.” ed io ho scelto di uscire a raccontare di cibo.