Vi racconto un aneddoto:

Milano, anni 80, ore 9 del mattino circa, durante le lezioni al liceo un profumo di soffritto inebriava la classe, tutti i miei compagni si otturavano il naso, perché non sopportavano quell’odore che, probabilmente, sentito alle ore 12 avrebbe aperto voragini nello stomaco stile faglia di Sant’Andrea durante il big one, ma alla sola idea di immaginare nel tegame il burro fondersi, le cipolle ammorbidirsi ed il riso tostare, io mi emozionavo…

Son partito da un semplice (si fa per dire) profumo di soffritto e sono arrivato fino a questo blog. Non vi parlerò solo di ricette, di impiattamenti geometrici, o di quanti minuti servono per la reazione di maillard!, ma vi porterò con me a visitare aziende agricole “come una volta“, centri commerciali, ristoranti stellati e trattorie ed osterie tanto care al nostro Belpaese, parlerò insieme ad amici con la stessa passione, a maestri cuochi, descriverò alcuni corsi frequentati, tratterò di musica (altra grande passione) che mi accompagna sempre in ogni momento in cucina.

Non voglio essere noioso, petulante, ingombrante, voglio solo dire che ho superato i 40 anni, ho un’innata passione per il cibo e le sue preparazioni.

Con umiltà spero di poterVi far sentire il suono del mio soffritto, il profumo del mio risotto, la geometria di un mio impiattamento, la fragranza della mia focaccia ed anche il gusto della mia vellutata di lattuga con code di gambero, sarde essiccate e fragole.

Amo tutta la cucina, quella italiana, la migliore al mondo, amo particolarmente la cucina mediorientale, sono devoto al cibo e a tutto ciò che lo circonda.

Vedrò di essere chiaro nel condividere la mia passione, cercherò di farvi capire cosa si prova a sentire il profumo di soffritto alle 9 di mattina ed essere felice, cercherò di spiegarvi la mia curiosità “a tutti sensi”.

Stefano#stedesteincucina