
E’ vero che siamo in pieno inverno, ma c’è sempre la voglia di rinascita in ognuno di noi. Con la primavera arrivano le prime gite fuori porta, i primi week end lunghi con qualche fidanzato o compagna. Padova è una piacevolissima città, è conosciuta per essere la città del “Santo senza nome, Sant’Antonio detto il Santo, del Prato senza erba, Prato della Valle e del Caffè senza Porte il Caffè Pedrocchi”, è una delle città italiane capitali del rugby, qui il Petrarca (è tra i più titolati club rugbistici italiani, avendo vinto 13 campionati nazionali) rimane uno dei club più importanti in Italia ed è qui che l’ex nazionale Michele Birtig ha aperto UVA (prima GRAN CAFFE’ DIEMME) nel 2010. L’ex rugbista, anche giocatore della Nazionale italiana, ha calcato campi anche in Francia, tornando poi in Italia nella Rugby Parma, ma è sempre stato anche un grandissimo appassionato di vini naturali. Subito all’entrata di UVA si nota la qualità dei prodotti esposti. Il locale si trova in pieno centro a Padova, in Piazza Dei Signori, una delle piazze più suggestive e vive della città. Qui basta che chiediate cosa volete bere e Michele vi porta davvero nell’olimpo dei vini artigianali, un viaggio tra le vigne francesi ed italiani senza guerre di confine, ma, semplicemente, per assaporare quel gusto unico, che i vignaioli producono senza aggiunta di altre sostanze e senza processi invasivi. Non si può descrivere questo bistrot padovano senza far menzione alla vera sorpresa della visita: la cucina dello chef Gianluca Battistin .
Di essere capitati nel posto giusto lo si intuisce dalle bottiglie di vino e distillati presenti. Quando arriva il menu se ne ha la certezza: il foie gras, le tagliatelle al tartufo, fegato alla veneta, la tartare alla francese e tanti altri piatti molto curiosi. Insieme al mio amico Riccardo, ex rugbista e compagno di tante squadre con Michele, decidiamo di partire dal foie gras: cremoso, burroso, è considerato un piatto da buongustai, ma va scelto con cura perché ne esistono mille preparazioni, e questo preparato dallo chef Battistin è davvero di primissima qualità. Servito con una mela ed uno scalogno in agrodolce: buonissimo.

Accompagniamo questo piatto con un vino naturale francese, “La Mai Polida, azienda Mas de l’Escarida” : bellissimo colore paglierino, fresco con note fruttate. ottima base minerale, perfetto accostamento.

Passiamo ai piatti principali. Io ho preso un buonissimo fegato alla veneta con purè di patate e Riccardo delle tagliatelle con grande quantità di tartufo nero. Il mio fegato era un perfetto equilibrio nel piatto della tradizione veneta dove spiccava il dolce della cipolla in contrasto con il forte sapore del fegato.

Eleganti le tagliatelle con un tartufo nero dal sapore deciso ed assolutamente unico, ottima presentazione ed abbondante la pietanza.

Dato l’alto livello dei piatti dalla chiara origine italiana non poteva mancare un vino naturale italiano: “Cassiara, cantina Monteforche” altro bianco fruttato che lascia il palato fresco accompagnando, comunque, due piatti dai sapori decisi.

Parlare con Michele di cibo e vino è davvero interessante. C’è una passione che è cresciuta e c’è poi la consapevolezza che lo sport che ha fatto al livello a cui l’ha fatto ha un suo inizio e una sua fine. “Ho sentito il bisogno di offrire uno spazio in cui mangiar bene e bere buon vino che mi ricordasse i bistrot dove andavo a mangiare quando giocavo in Francia“.

Concludiamo questa bella esperienza con un ottimo piatto di formaggi, prevalentemente francesi, presentati sapientemente da Michele. Il conto risulta all’altezza delle portate degustate, il locale è davvero molto accogliente, il centro di Padova la cornice perfetta a questo bel pranzo. Il tempo è tiranno o come dicono da queste parti, ll soe magna ‘e ore (Il sole mangia le ore, il tempo non è mai abbastanza e bisogna sbrigarsi), la prossima volta vorrei tornare verso sera e provare i famosi aperitivi padovani senza tralasciare il cibo di strada per eccellenza: “il folpetto“, ma questa è un’altra storia.
Congiunzione di sapori, deliziosi vini naturali, colori vivi dei piatti di questo UVA (Gran Caffè Diemme) è perfetto il ricordo con BOHEMIAN RAPSODY, ma in questo caso di quei fenomeni dei Pentatonix, buon ascolto e buon fine settimana.
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