L’Associazione Italiana Food Blogger , alla quale sono orgogliosamente iscritto, mi ha selezionato per partecipare ad un contest promosso in collaborazione con il Caseificio Il Fiorino, azienda toscana sulla “via del sale”, nello splendido borgo medioevale di Roccalbegna, non lontano da Grosseto. “L’obiettivo è mirato alla massima qualità indipendentemente dalla resa. Ogni fase della lavorazione viene eseguita a mano da esperti casari. Gli ingredienti “aggiunti” quale il caglio certificato e il sale di Volterra sono anch’essi qualitativamente esclusivi.” così si legge sul sito dell’Azienda. Non potevo esimermi dal preparare tre ricette, la prima la trovate qui di seguito.
Nei giorni scorsi ho ricevuto un bellissimo pacco contenente sette differenti pecorini e da qui son partito con i primi assaggi per capire quali utilizzare per le mie ricette.

La prima ricetta che Vi presento è questo piatto con il carciofo ed il pecorino al pesto genovese. Se cercate bottaggio sul vocabolario trovate in molti casi: “manicaretto brodoso“. A Milano la casoela è chiamata anche bottaggio ed è una specie di umido o cibreo, fatto di spezzato di pollo o di carne suina con cotiche, carote e cavoli. Evidente adattamento del francese potage = minestra. Ora, ho la fortuna di avere un amico cuoco che una sera a cena a casa mia mi spiegava che il bottaggio è anche una tecnica di cucina con la pellicola trasparente, ottima per non far scappare alcun profumo, nessun vapore e, a fine cottura, lascia i cibi umidi e ricchi dei propri sapori. Ho trovato ideale questa cottura per abbinare per coniugare i sapori di una “minestra” di carciofo con la squisitezza di questo Fior di Pesto del Caseificio Il Fiorino (sentore leggermente acido che esplode con tutta la carica del basilico).
Ingredienti per 2 persone:

- 4 carciofi spinosi;
- aglio 1 spicchio;
- scalogno 1;
- sale grosso, pepe ed olio EVO qb;
- prezzemolo e timo qb;
- scorza di limone bio qb;
- vino bianco qb;
- 100 g di pecorino FIOR DI PESTO;

Procedimento:
Pulite due carciofi eliminando le foglie esterne e il gambo, tagliate la punta spinosa e affettateli finemente. Mettete tutto in un pentolino insieme all’olio, sale grosso, pepe, scorza di limone, una goccia di vino bianco, l’aglio tagliato a metà e lo scalogno. Coprite il pentolino con la pellicola, fate cuocere a fuoco basso per circa 10 minuti, raffreddate la pentola con l’acqua fresca di fonte e lasciare fuori fuoco. Vedrete che la pellicola si attaccherà al cibo, come in sotto vuoto e fate riposare per dieci minuti. A questo punto rompete la pellicola e preparate la minestra di carciofi con tutti gli ingredienti, tralasciando le foglie un po’ più dure. Preparate l’insalata con gli altri carciofi crudi che avrete messo a bagno con del ghiaccio e del limone per evitare l’ossidazione e poi successivamente puliti. Unite prezzemolo tritato e scorza di limone, sale olio ed unitela alla crema di carciofo. Tagliate il pecorino a dadini, impiattate e servite. Ottimo primo piatto, ma anche piccolo finger food per i primi aperitivi in giardino.
Il caldo/freddo di questa pietanza è davvero la sua parte migliore. Tutti gli aromi della “minestra” che si mischiano con la freschezza dell’insalatina cruda, i profumi caldi del pesto genovese che si uniscono alla sua stessa fresca acidità.
Seduti davanti al mare, una buona birra e questo piatto da degustare davanti al mare ascoltando Franco Battiato e la sua Summer On A Solitary Beach.
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