Quante volte a pranzo avete bisogno di sentirvi sazi e non appesantiti? Ecco un ottimo piatto che fa per voi, da mangiare comodamente in ufficio, magari insieme ad altri colleghi che si riempiono esclusivamente di pane, formaggio e poi irrimediabilmente “hanno un peso sullo stomaco“.
Bene, eccovi la semplice ricetta che verrà pronta in poco tempo, la potete cucinare la sera prima e poi scaldare il riso al microonde in ufficio il giorno dopo, oppure gustarselo anche freddo.
Ingredienti per circa 4 persone:
- riso integrale 400g
- cipolla 1 di medie grandi dimensioni
- carote 400g
- 2 scatole di lenticchie bio
- sale, EVO e pepe qb
Iniziare a dosare il riso asciutto, usando una tazza o un bicchiere, sciacquarlo sotto l’acqua fresca. Quindi poi calcolare le dosi acqua/riso, per una tazza colma di riso calcolare 2 tazze di acqua (2 parti di riso e ½ di acqua). Versare acqua e poi il riso in una pentola capiente, aggiungere il sale grosso, coprire e portate ad ebollizione. A questo punto abbassare il fuoco e lasciar cuocere per 40/50 minuti (se pentola a pressione (20/25 minuti circa). Cuocendo in questa maniera il riso mantiene inalterato il contenuto di vitamine e sali minerali.
Mentre il cereale cuoce, tagliare le carote a quadretti, scaldare le lenticchie senza condimento ed in una padella far rosolare la cipolla (tagliate fine). Aggiungere i quadretti arancioni alla rosolatura e cuocere per circa 10 minuti (mantenere le carote croccanti, ma saporite), aggiungere alla fine i pois marroni.
A questo punto unire il riso, che dovrebbe essere già scolato dalla parte di acqua di cottura e mescolare.
Ricetta che si presta a diverse varianti con aggiunta di pecorino per esempio, oppure di ricotta salata, oppure una rosolatura anche con pancetta o guanciale per rendere il piatto ancora più gustoso.
Quello che dico sempre è non fossilizzarsi su una ricerca, ma trovare il modo per migliorare il piatto ogni volta che lo si cucina.
Mentre scrivo la ricetta mia figlia Agata mi balla davanti sulle musiche di un tizio del New Jersey…, scusate il video, ma ero lì. 🙂
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