La mia prima ricetta non poteva che essere un risotto lombardo, un piatto che sublima uno dei gusti da me preferiti, quel dolce salato, il cui equilibrio fa impazzire chef di mezzo mondo. Il Pannerone è un formaggio tipico lodigiano, non ha nessun procedimento di salatura, si produce tutto l’anno ed al gusto si presenta inizialmente dolce per poi lasciare quell’amaro in bocca che è la sua caratteristica principale. Per questa sua peculiarità l’accostamento migliore è un frutto dolce e morbido: la pera.
Vediamo la ricetta:
4 PERSONE
RISOTTO con PANNERONE e PERE
brodo leggero di carne o vegetale, io preferisco vegetale, per non appesantire troppo il gusto del piatto
burro q.b.
1 piccola cipolla bionda o scalogno, a vostra scelta
200 g di Pannerone
200 g di pere decane
350 g riso carnaroli o vialone nano
1 bicchiere di vino bianco
Sciogliere in una casseruola il burro (c’è chi usa anche l’olio in aggiunta, ma trovo un po’ troppo forte l’EVO ed inutile un semi qualunque), unire la cipolla tritata molto finemente (non deve essere più grande del chicco) e lasciarla appassire. Appena la cipolla diventa trasparente, aggiungere il riso e lasciarlo tostare.
Versare il vino e lasciare sfumare.
Continuare la cottura, aggiungendo un mestolo di brodo bollente di tanto in tanto e mescolare. (sempre bollente, se no si rovina la cottura del riso).
Sbucciare la pera, quindi tagliarla a pezzetti. Tagliare anche il Pannerone e mescolarlo con le pere. (tenerne da parte qualche pezzo per l’impiattamento)
Quando il riso è più che al dente, inserite le pere, le fate sciogliere col formaggio, a cottura quasi ultimata, spegnete il fuoco, mettete un po di burro e fate mantecare per pochi minuti.
Servite subito e molto velocemente, il formaggio rischia di risolidificarsi, perdendo la sua buonissima cremosità.
P.S. nella foto sono pere williams, ma le decane sono nettamente meglio!
Una musica scoppiettante, da ascoltare attentamente per non perdere il ritmo, si sa, il risotto non va mai perso di vista: Nada “Ma che freddo fa”.
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